Di: véronique vergé
Quando osservo la mappa della Campania, mi fermo su nomi di luoghi e mi vengono immagini. Castellamare era per me il nome di una casa, non di una città, una casa chiara con ombre marine. Invece...
View ArticleDi: transit
‘Mparete ‘o mestiere, te dicevano ‘na vota ‘e viecchie cu ‘o sole dint’a ll’uocchie, ‘e mmane forte comm’o fierro, ‘a sigarette ‘e lata d’a vocca e addereto ‘a capa, comme ‘nu quadro, ‘o mare ntempesta...
View ArticleDi: Ritratti dalla città delle navi | Circolo 2 Giugno
[…] Ritratti dalla città delle navi, pubblicato su Nazione indiana. […]
View ArticleDi: véronique vergé
Credo che l’immagine la più triste sia quella di un binario abbandonato tra le canne: la linea di Castellamare-Fincantieri e la più nostalgica quella di una nave che portava il cielo con i suoi...
View ArticleDi: Giuseppe Paganelli
C’è una dimensione nel lavoro spesso trascurata. Questa dimensione è la soddisfazione. Ricordare quel che si è fatto e vedere che altri continuano la tua opera o reiterano il lavoro che ti ha fatto...
View ArticleDi: sep
In Assenza di Continuità vado in Andana Porte che si chiudono Interni/esterni dignità? Interni In alto bagli in rovere a vista senza masonite – cielo laccato di bianco cremisi osteriggio con aperture a...
View ArticleDi: véronique vergé
Nel testo di Sep, sono a bordo di una nave- non credo se ho capito il testo sublime, nella musica, un’ andatura fiera. Il senso è l’assoluta vita smarrita, quando il lavoro non ha bussola, rosa del...
View ArticleDi: sep
Salve veronique è grazie per il poeta ma sono solo un lettore ex operaio nonche marittimo oggi riciclato_ che nel leggere avvolte fa l’errore di tornare indietro mentalmente . sep è anzi era la sigla...
View ArticleDi: véronique vergé
Sep, scrivi come un poeta- avevo sentito che era un uomo del mare, nel mestiere, nell’andatura, nella precisione del vocabulario, gente di mare si riconosce sempre, porta la bellezza del mare in ogni...
View Article